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Premio I.B.R.S.C.
dedicato alla
Contessa Caterina De Cia Bellati Canal
per le specificità di vita e di cultura
di tutto l'arco alpino

 

 

PREMIO CATERINA DE CIA BELLATI CANAL
X EDIZIONE - ANNO 2021
PER TESI DI LAUREA MAGISTRALI
 

La cerimonia di premiazione si è tenuta
sabato 20 Novembre 2021, alle ore 15:30
nella sala Muccin del Centro Congressi Giovanni XXIII di Belluno, in piazza Piloni

Foto di gruppo dei vincitori del Premio Caterina De Cia Bellati Canal.

 

Di seguito le tesi vincitrici

PRIMO PREMIO, di Euro 1.500.00
a Leonardo Borrelli, Alaà El assali, Greta Varani
per la tesi: PERCORSI DI PAESAGGIO.
L’approccio interscalare nel progetto di riattivazione e valorizzazione di un territorio: un Ecomuseo per la Medio-Alta Valtellina.
Politecnico di Milano – Corso di Laurea magistrale in Architettura e Disegno urbano
con la seguente motivazione:
La tesi propone la rivitalizzazione del patrimonio culturale e materiale di una zona della Medio-Alta Valtellina anche con il fine di contrastarne il degrado e lo spopolamento, attraverso la creazione di un Ecomuseo che metta in relazione istituzioni, associazioni e società civile.

 

SECONDO PREMIO, di Euro 1.000,00
a Maria Conte
per la tesi: Dove nuotano i caprioli.
Filmic geography dentro il paesaggio idroelettrico di Centro Cadore
Università Ca’ Foscari di Venezia - Corso di Laurea Magistrale in Antropologia culturale, etnologia, etnolinguistica
con la seguente motivazione:
La tesi, realizzata nell’ottica di Filmic geography, esamina il rapporto tra l’uomo e l’ambiente, in questo caso l’abitato di Vallesella e il lago di Centro Cadore e si allarga poi agli altri bacini idroelettrici della zona, evidenziando tensioni e vantaggi dell’intervento antropico.

 

TERZO PREMIO, di euro 850,00
a Stefano Talamini
per la tesi: Governare in Terraferma alpina. Guida agli archivi delle istituzioni di governo di età veneziana nel Bellunese, Feltrino e Cadore (XV-XVIII)
Università degli Studi di Trento – Corso di laurea magistrale in Scienze storiche
con la seguente motivazione:
La tesi, assai corposa e complessa, partendo da una ricognizione critica degli archivi riguardanti gli strumenti di governo della Serenissima in terraferma, configura l’archivio come fonte per la storia ma anche come fonte esso stesso di storia.

 

QUARTO PREMIO, di euro 650,00
a Eleonora Dal Paos
per la tesi: La requisizione delle campane nella Prima Guerra Mondiale. Importanza simbolica, asportazione e procedure di risarcimento dei “bronzi sacri”
Università degli Studi di Udine – Corso di laurea magistrale in Storia dell’arte e conservazione dei beni storico-artistici
con la seguente motivazione:
La tesi esamina la storia e il valore simbolico delle campane nella cultura popolare a partire dalla tarda romanità, divenendo col tempo strumento identitario. Pertanto, al di là del loro uso in ambito bellico, la loro requisizione in epoca di guerra intendeva togliere un importante punto di riferimento.

 

 

 

BANDO DI CONCORSO 2021

 

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I VINCITORI
DEL PREMIO CATERINA DE CIA BELLATI CANAL
IX EDIZIONE - ANNO 2020

 

 

SEZIONE LINGUISTICA
Francesco Costantini,
Aspetti di linguistica saurana,
edito da Casa Editrice Il Calamo, Roma
con la seguente motivazione:

Saggio di ottimo livello. Riesce, attraverso un accurato studio storico degli aspetti di linguistica, ad individuare il momento di formazione della parlata e pertanto quello di insediamento della comunità germanofona in Carnia.

 

 SEZIONE STORIA /STORIA DELL'ARTE
Andrea Zaffonato,
“In queste montagne altissime della Patria”. Le Alpi nelle testimonianze dei combattenti del primo conflitto mondiale,
edito da Franco Angeli Editore, Milano
con la seguente motivazione:

Attraverso un accurato studio di diari, memorie ed epistolari, il saggio indaga il formarsi di un inedito rapporto con la montagna degli Italiani, soprattutto del Sud, sbalzati dalla guerra in un ambiente ostile che li costrinse a escogitare modi diversi di sopravvivenza.

 

 

 

SEZIONE SAGGISTICA
Enrico Camanni,
Il grande libro del ghiaccio,
edito da Gius. Laterza & Figli Spa, Roma
con la seguente motivazione:

Il saggio ricostruisce in maniera avvincente il mondo del ghiaccio, oggi più che mai minacciato, e indaga la percezione che nel corso della storia gli uomini ne hanno avuto: ora di fascinazione, ora di inquietudine e timore.

 


SEZIONE NARRATIVA
Pino Loperfido,
La manutenzione dell'Universo. Il curioso caso di Maria Domenica Lazzeri,
edito da Curcu Genovese, Trento
con la seguente motivazione:

Attraverso un’ammirevole fusione di generi letterari, l’opera ricostruisce l’incredibile vicenda di una mistica trentina vissuta a fine Ottocento in un ambiente di incredulità e opposizione.

 

 

 

 

 

***

 

I VINCITORI DELL'EDIZIONE 2019


I vincitori del Premio Caterina De Cia Bellati Canal - edizione 2019
Da sinistra: Andrea Robertazzi, Agnese Zeni, Giuseppe Bratti, Andrea Carcereri, Cristiano Reolon,
Matteo Trane, Federica Pozzaglio, Alice Soncin (presente la mamma), Beatrice Colcuc.
Dietro ai vincitori, i rappresentanti della famiglia De Cia Bellati Canal: Emilio Baresani Varini e la sorella Elena.

 VINCITORI e MOTIVAZIONE
PREMIO CATERINA DE CIA BELLATI CANAL
anno 2019

Ambito Umanistico

PRIMO PREMIO, di Euro 1.000.00, a Giuseppe Bratti
per la tesi: Guardare insieme gli eventi. Gasparo Contarini (1483-1542) e il colloquio di Ratisbona (1541),
con la seguente motivazione:
Il lavoro, pregevole per profondità di ricerca, rigore di trattazione e chiarezza espositiva, bene ricostruisce la figura del Contarini soprattutto in relazione al colloquio di Ratisbona di cui si dà critico resoconto delle diverse posizioni così da evidenziarne la inconciliabilità. 

SECONDO PREMIO, di Euro 700,00, a Federica Pozzaglio e Matteo Trane
per la tesi: Proposta di recupero del Motovelodromo “Fausto Coppi” a Torino, con la seguente motivazione:
La tesi è un progetto di recupero dell’area del Motovelodromo di Torino. A partire da un'esauriente disamina dei contenuti funzionali preesistenti e futuri della struttura, il lavoro, oltre agli usuali e ben composti elaborati, accoglie anche apporti disciplinari complementari all'architettura, risultando così completo sotto tutti gli aspetti. Spiccano in particolare l'analisi della fattibilità economica e la considerazione delle implicazioni sociali sulla città e la sua storia. 

TERZO PREMIO, di euro 300,00, a Beatrice Colcuc
per la tesi: Quali confini per la Ladinia? Uno studio percettivo tra i parlanti sulla classificazione dialettale in area dolomitica,
con la seguente motivazione:
La tesi, concisa e chiara, illustrata da molti grafici e tabelle, basata su una metodologia innovativa e originale, ricerca e misura in una vasta area la percezione della “ladinità”.  La conclusione rimane aperta pur in presenza di acquisizioni certe e importanti. 

Ambito Scientifico

PRIMO PREMIO, di Euro 1.000,00, a Andrea Carcereri
per la tesi: Interazioni sanitarie tra ungulati domestici e selvatici in ambiente alpino: studio sulle endoparassitosi dei ruminanti nell’ecosistema della Marmolada
con la seguente motivazione:
La tesi è frutto di una ricerca accurata e minuziosa, condotta sia sul campo che in laboratorio, con molta attenzione alla fauna selvatica dell'ambiente alpino della Marmolada. Esaustiva e approfondita risulta inoltre la comparazione in termini di endoparassitosi tra animali selvatici e domestici conviventi in questo particolare ambiente. 

SECONDO PREMIO, di Euro 700,00, a  Alice Soncin
per la tesi: Il sito all’aperto di Casera Staulanza (Val di Zoldo BL) tra Epigravettiano recente e Mesolitico nel contesto del popolamento delle Dolomiti Bellunesi, con la seguente motivazione:
Il lavoro è ben strutturato e, oltre a proporre uno studio minuzioso di un lotto di quasi un migliaio di manufatti, offre una visione inedita dei bacini di provenienza delle materie prime litiche utilizzate sul sito, fornendo in tal modo uno sguardo generale sul periodo cronologico preso in esame. L'esposizione è chiara, l'apparato iconografico completo e di buon livello. 

TERZO PREMIO, di Euro 300,00, a Cristiano Reolon
per la tesi: Una prima applicazione del metodo SPH allo studio della dinamica di una colata detritica, con la seguente motivazione:
Tesi di stampo squisitamente tecnico che affronta lo studio della colata detritica di Alverà attraverso la creazione di un modello realizzato seguendo un metodo sperimentale. Il lavoro è di ottima fattura. È da considerarsi un punto di partenza per ulteriori ricerche, nello studio dei debris flow, che possano giungere a conclusioni univoche e innovative.

 TESI SEGNALATE


Agnese Zeni
Caratterizzazione delle comunità diatomiche nei siti di riferimento delle due idroecoregioni del Trentino
La tesi presenta in stile chiaro, con nutrite tabelle e con molte immagini, il mondo delle alghe che poi illustra in due particolari casi del territorio trentino. Elabora un database biologico e uno chimico, riscontra la presenza di specie inserite nella lista rossa e conferma la necessità di salvaguardare e conservare gli habitat rari.  Lavoro meticoloso, approfondito, interessante. 

Elena Maierotti
Luigi Burrei. Fotografo dilettante a Perarolo di Cadore (1892-1927)
La tesi, dopo l’ambientazione culturale e la presentazione del protagonista, mostra e illustra tutte  le foto del Fondo Burrei, di cui si dà una precisa descrizione tecnica e un’adeguata collocazione storica, costituendo in tal modo un catalogo ragionato di un insieme di testimonianze finora praticamente sconosciuto.  

Andrea Robertazzi
Nascita ed evoluzione del financial fair play: dalle criticità economiche ai possibili modelli alternativi
La tesi, partendo da una sentenza della Corte di Giustizia emanata nell’intento di limitare danni sia ai club calcistici, sia ai giocatori, ripercorre lo scorrere vorticoso del fiume di denaro che questa attività sportiva porta con sé. Prende in esame un particolare per mostrare un mondo nascosto e svelarne le ombre dietro al luccichio degli stadi, rende la lettura molto interessante e fa riflettere sulle tabelle di milioni di Euro, di debiti, di guadagni e di compensi impossibili. 

Alessandro Vitale Allegra
La presenza della Bottega di Raffaello nell’area dello Stretto: Polidoro Caldara da Caravaggio e i suoi allievi
La tesi, pur marginale nello spirito del Bando, viene ritenuta interessante poiché mostra un corpus di pittura su pietra non ancora studiato. Evidenzia inoltre l’influsso di Raffaello nel Sud Italia presentandone numerosi epigoni. Il lavoro, concepito con un criterio metodologico aggiornato, si basa su una minuta ricerca delle numerose fonti bibliografiche.

***

 

Il Premio, annuale, è dedicato alla Contessa Caterina De Cia Bellati Canal e viene organizzato, per espressa volontà del donatore Alberto De Cia, dall'Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali, anche dopo la morte dell'ingegnere avvenuta il 13 Febbraio 2015. Dal 2017 il Premio è alternativamente riservato a libri editi, negli anni pari, e a tesi di laurea, negli anni dispari.

 

                                
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ALBO D'ORO DEL PREMIO
CATERINA DE CIA BELLATI CANAL

 

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Le passate edizioni del Premio
"Contessa Caterina De Cia Bellati Canal"

 

Anno 2019
- bando di concorso
- i vincitori e le motivazioni
- foto dei premiati

Anno 2018
- bando di concorso
- cerimonia di premiazione del 24 Novembre 2018
- i vincitori
 

Anno 2017
- bando di concorso
- cerimonia di premiazione del 25 Novembre 2017
- vincitori
- foto della cerimonia

Anno 2016
- bando di concorso
- cerimonia di premiazione del 26 Novembre 2016
- vincitori
- foto della cerimonia

Anno 2015:
- bando di concorso
- cerimonia di premiazione del 21 Novembre 2015
- vincitori
- foto della cerimonia

Anno 2013:

- bando di concorso
- cerimonia di premiazione del 23 Novembre 2013
- vincitori
- foto della cerimonia

Anno 2011-2012:

- bando di concorso
- cerimonia di premiazione del 24 Novembre 2012
- vincitori
- foto della cerimonia

- l'opera della Giuria (tratto da "Dolomiti" nr. 6/12)

 

Anno 2010

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Segreteria del Premio

Francesca Piva

Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali

Piazza Piloni, 11

32100 BELLUNO BL

Tel. 0437 942825 - Fax 0437 942860

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