PREMIO CATERINA DE CIA BELLATI CANAL
XII EDIZIONE - ANNO 2023
PER TESI DI LAUREA MAGISTRALE
I VINCITORI 2023
Foto di gruppo dei vincitori 2023: Matteo Cesena, (il conte
Cristoforo Canal),
Veronica Pais Marden Nanon, Chiara Chiasera, (il dott. Emilio Baresani
Varini)
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I VINCITORI 2022
Foto di gruppo dei vincitori dell'undicesima edizione del Premio -
Anno 2022.
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PREMIO CATERINA DE CIA BELLATI CANAL
X EDIZIONE - ANNO 2021
PER TESI DI LAUREA MAGISTRALI
Foto di gruppo dei
vincitori del Premio Caterina De Cia Bellati Canal 2021.
Di seguito le tesi
vincitrici
PRIMO
PREMIO, di Euro 1.500.00
a
Leonardo Borrelli, Alaà El assali, Greta Varani
per la tesi: PERCORSI DI PAESAGGIO.
L’approccio interscalare nel progetto di riattivazione e valorizzazione
di un territorio: un Ecomuseo per la Medio-Alta Valtellina.
Politecnico di Milano – Corso di Laurea magistrale in Architettura e
Disegno urbano
con la seguente motivazione:
La tesi propone la rivitalizzazione del patrimonio culturale e
materiale di una zona della Medio-Alta Valtellina anche con il fine di
contrastarne il degrado e lo spopolamento, attraverso la creazione di un
Ecomuseo che metta in relazione istituzioni, associazioni e società
civile.
SECONDO PREMIO, di Euro 1.000,00
a Maria Conte
per la tesi: Dove nuotano i caprioli.
Filmic geography dentro il paesaggio idroelettrico di Centro Cadore
Università Ca’ Foscari di Venezia - Corso di Laurea Magistrale in
Antropologia culturale, etnologia, etnolinguistica
con la seguente motivazione:
La tesi, realizzata nell’ottica di Filmic geography, esamina il
rapporto tra l’uomo e l’ambiente, in questo caso l’abitato di Vallesella
e il lago di Centro Cadore e si allarga poi agli altri bacini
idroelettrici della zona, evidenziando tensioni e vantaggi
dell’intervento antropico.
TERZO PREMIO, di euro 850,00
a
Stefano Talamini
per la tesi:
Governare in Terraferma alpina. Guida agli archivi delle istituzioni di
governo di età veneziana nel Bellunese, Feltrino e Cadore (XV-XVIII)
Università degli Studi di Trento – Corso di laurea magistrale in
Scienze storiche
con la seguente motivazione:
La tesi, assai corposa e complessa, partendo da una ricognizione
critica degli archivi riguardanti gli strumenti di governo della
Serenissima in terraferma, configura l’archivio come fonte per la storia
ma anche come fonte esso stesso di storia.
QUARTO PREMIO, di euro 650,00
a
Eleonora Dal Paos
per la tesi: La
requisizione delle campane nella Prima Guerra Mondiale. Importanza
simbolica, asportazione e procedure di risarcimento dei “bronzi sacri”
Università degli Studi di Udine – Corso di laurea magistrale in
Storia dell’arte e conservazione dei beni storico-artistici
con la seguente motivazione:
La tesi esamina la storia e il valore simbolico delle campane nella
cultura popolare a partire dalla tarda romanità, divenendo col tempo
strumento identitario. Pertanto, al di là del loro uso in ambito
bellico, la loro requisizione in epoca di guerra intendeva togliere un
importante punto di riferimento.
BANDO DI CONCORSO 2021
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I VINCITORI
DEL PREMIO CATERINA DE CIA BELLATI CANAL
IX EDIZIONE - ANNO 2020
SEZIONE LINGUISTICA
Francesco Costantini,
Aspetti di linguistica saurana,
edito
da
Casa Editrice Il Calamo, Roma
con la seguente motivazione:
Saggio di ottimo livello. Riesce, attraverso un accurato studio
storico degli aspetti di linguistica, ad individuare il momento di
formazione della parlata e pertanto quello di insediamento della
comunità germanofona in Carnia.
SEZIONE
STORIA
/STORIA DELL'ARTE
Andrea Zaffonato,
“In queste montagne altissime della
Patria”.
Le Alpi nelle testimonianze dei
combattenti del primo conflitto mondiale,
edito da
Franco Angeli Editore, Milano
con la seguente motivazione:
Attraverso un accurato studio di diari, memorie ed epistolari, il
saggio indaga il formarsi di un inedito rapporto con la montagna
degli Italiani, soprattutto del Sud, sbalzati dalla guerra in un
ambiente ostile che li costrinse a escogitare modi diversi di
sopravvivenza.
SEZIONE SAGGISTICA
Enrico Camanni,
Il grande libro del ghiaccio,
edito
da Gius. Laterza & Figli Spa, Roma
con la seguente motivazione:
Il saggio ricostruisce in maniera avvincente il mondo del ghiaccio,
oggi più che mai minacciato, e indaga la percezione che nel corso
della storia gli uomini ne hanno avuto: ora di fascinazione, ora di
inquietudine e timore.
SEZIONE NARRATIVA
Pino Loperfido,
La manutenzione dell'Universo.
Il curioso caso di Maria Domenica Lazzeri,
edito da
Curcu Genovese, Trento
con la seguente motivazione:
Attraverso un’ammirevole fusione di generi letterari, l’opera
ricostruisce l’incredibile vicenda di una mistica trentina vissuta a
fine Ottocento in un ambiente di incredulità e opposizione.
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I VINCITORI DELL'EDIZIONE 2019
I vincitori del Premio Caterina De Cia Bellati Canal - edizione 2019
Da sinistra: Andrea Robertazzi, Agnese Zeni, Giuseppe
Bratti, Andrea Carcereri, Cristiano Reolon, Matteo Trane, Federica Pozzaglio, Alice Soncin (presente la mamma),
Beatrice Colcuc. Dietro ai vincitori, i rappresentanti della famiglia De Cia Bellati
Canal: Emilio Baresani Varini e la sorella Elena.
VINCITORI e MOTIVAZIONE
PREMIO
CATERINA DE CIA BELLATI CANAL
anno 2019
Ambito Umanistico
PRIMO PREMIO, di Euro 1.000.00, a Giuseppe Bratti
per la tesi: Guardare insieme gli eventi. Gasparo Contarini
(1483-1542) e il colloquio di Ratisbona (1541),
con la seguente motivazione:
Il lavoro, pregevole per profondità di ricerca, rigore di trattazione e
chiarezza espositiva, bene ricostruisce la figura del Contarini
soprattutto in relazione al colloquio di Ratisbona di cui si dà critico
resoconto delle diverse posizioni così da evidenziarne la
inconciliabilità.
SECONDO PREMIO, di Euro 700,00, a Federica Pozzaglio e Matteo Trane
per la tesi: Proposta di recupero del Motovelodromo “Fausto Coppi” a
Torino, con la seguente motivazione:
La tesi è un progetto di recupero dell’area del Motovelodromo di Torino.
A partire da un'esauriente disamina dei contenuti funzionali
preesistenti e futuri della struttura, il lavoro, oltre agli usuali e
ben composti elaborati, accoglie anche apporti disciplinari
complementari all'architettura, risultando così completo sotto tutti gli
aspetti. Spiccano in particolare l'analisi della fattibilità economica e
la considerazione delle implicazioni sociali sulla città e la sua
storia.
TERZO PREMIO, di euro 300,00, a
Beatrice Colcuc
per la tesi: Quali confini per la Ladinia? Uno studio percettivo tra
i parlanti sulla classificazione dialettale in area dolomitica,
con la seguente motivazione:
La tesi, concisa e chiara, illustrata da molti grafici e tabelle, basata
su una metodologia innovativa e originale, ricerca e misura in una vasta
area la percezione della “ladinità”. La conclusione rimane aperta pur
in presenza di acquisizioni certe e importanti.
Ambito Scientifico
PRIMO PREMIO, di Euro 1.000,00, a Andrea Carcereri
per la tesi: Interazioni sanitarie tra ungulati domestici e selvatici
in ambiente alpino: studio sulle endoparassitosi dei ruminanti
nell’ecosistema della Marmolada
con la seguente motivazione:
La tesi è frutto di una ricerca accurata e minuziosa, condotta sia sul
campo che in laboratorio, con molta attenzione alla fauna selvatica
dell'ambiente alpino della Marmolada. Esaustiva e approfondita risulta
inoltre la comparazione in termini di endoparassitosi tra animali
selvatici e domestici conviventi in questo particolare ambiente.
SECONDO PREMIO, di Euro 700,00, a Alice Soncin
per la tesi: Il sito all’aperto di Casera Staulanza (Val di Zoldo BL)
tra Epigravettiano recente e Mesolitico nel contesto del popolamento
delle Dolomiti Bellunesi, con la seguente motivazione:
Il lavoro è ben strutturato e, oltre a proporre uno studio minuzioso di
un lotto di quasi un migliaio di manufatti, offre una visione inedita
dei bacini di provenienza delle materie prime litiche utilizzate sul
sito, fornendo in tal modo uno sguardo generale sul periodo cronologico
preso in esame. L'esposizione è chiara, l'apparato iconografico completo
e di buon livello.
TERZO PREMIO, di Euro 300,00, a Cristiano Reolon
per la tesi: Una prima applicazione del metodo SPH allo studio della
dinamica di una colata detritica, con la seguente motivazione:
Tesi di stampo squisitamente tecnico che affronta lo studio della colata
detritica di Alverà attraverso la creazione di un modello realizzato
seguendo un metodo sperimentale. Il lavoro è di ottima fattura. È da
considerarsi un punto di partenza per ulteriori ricerche, nello studio
dei debris flow, che possano giungere a conclusioni univoche e
innovative.
TESI
SEGNALATE
Agnese Zeni
Caratterizzazione delle comunità diatomiche nei siti di riferimento
delle due idroecoregioni del Trentino
La tesi presenta in stile chiaro, con nutrite tabelle e con molte
immagini, il mondo delle alghe che poi illustra in due particolari casi
del territorio trentino. Elabora un database biologico e uno chimico,
riscontra la presenza di specie inserite nella lista rossa e conferma la
necessità di salvaguardare e conservare gli habitat rari. Lavoro
meticoloso, approfondito, interessante.
Elena Maierotti
Luigi Burrei. Fotografo dilettante a Perarolo di Cadore (1892-1927)
La tesi, dopo l’ambientazione culturale e la presentazione del
protagonista, mostra e illustra tutte le foto del Fondo Burrei, di cui
si dà una precisa descrizione tecnica e un’adeguata collocazione
storica, costituendo in tal modo un catalogo ragionato di un insieme di
testimonianze finora praticamente sconosciuto.
Andrea
Robertazzi
Nascita ed evoluzione del financial fair play: dalle criticità
economiche ai possibili modelli alternativi
La tesi,
partendo da una sentenza della Corte di Giustizia emanata nell’intento
di limitare danni sia ai club calcistici, sia ai giocatori, ripercorre
lo scorrere vorticoso del fiume di denaro che questa attività sportiva
porta con sé. Prende in esame un particolare per mostrare un mondo
nascosto e svelarne le ombre dietro al luccichio degli stadi, rende la
lettura molto interessante e fa riflettere sulle tabelle di milioni di
Euro, di debiti, di guadagni e di compensi impossibili.
Alessandro Vitale Allegra
La presenza della Bottega di Raffaello nell’area dello Stretto:
Polidoro Caldara da Caravaggio e i suoi allievi
La tesi, pur marginale nello spirito del Bando, viene ritenuta
interessante poiché mostra un corpus di pittura su pietra non
ancora studiato. Evidenzia inoltre l’influsso di Raffaello nel Sud
Italia presentandone numerosi epigoni. Il lavoro, concepito con un
criterio metodologico aggiornato, si basa su una minuta ricerca delle
numerose fonti bibliografiche.
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Il Premio,
annuale,
è dedicato alla Contessa Caterina De Cia Bellati Canal e viene organizzato,
per espressa volontà del donatore Alberto De Cia,
dall'Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali, anche dopo la
morte dell'ingegnere avvenuta il 13 Febbraio 2015.
Dal 2017 il Premio è alternativamente riservato a
libri editi, negli anni pari, e a tesi di laurea, negli anni dispari.
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ALBO D'ORO DEL PREMIO
CATERINA DE CIA BELLATI
CANAL
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Le
passate edizioni del
Premio
"Contessa Caterina De
Cia Bellati Canal"
Anno 2019
-
bando di concorso
- i vincitori
e le motivazioni
- foto dei premiati
Anno 2018
-
bando di concorso
-
cerimonia di premiazione del 24 Novembre 2018
-
i vincitori
Anno 2017
-
bando di concorso
-
cerimonia di
premiazione del 25 Novembre 2017
-
vincitori
- foto della
cerimonia
Anno 2016
-
bando di concorso
- cerimonia di
premiazione del 26 Novembre 2016
-
vincitori
-
foto della cerimonia
Anno 2015:
-
bando di
concorso
-
cerimonia di premiazione del 21 Novembre 2015
-
vincitori
-
foto della cerimonia
Anno 2013:
-
bando di
concorso -
cerimonia
di premiazione del 23 Novembre 2013 -
vincitori -
foto della cerimonia
Anno 2011-2012:
-
bando di concorso -
cerimonia di premiazione
del 24 Novembre 2012 -
vincitori -
foto della
cerimonia -
l'opera
della Giuria (tratto da "Dolomiti" nr. 6/12)
Anno 2010
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